Cronaca
Droga e sim card in una lettera per un detenuto in Campania: la denuncia dell’Osapp
Nel carcere di Bellizzi Irpino un poliziotto penitenziario ha rinvenuto una dose di hashish e una sim per telefoni cellulari nella lettera fatta pervenire ieri a un detenuto.
Secondo le notizie diffuse dall’Osapp, la sim card e la droga erano stati occultati dietro dei cuoricini adesivi che si acquistano in cartoleria.
I segretari regionali dell’Osapp Campania Vincenzo Palmieri e Luigi Castaldo hanno commentato:
“Purtroppo il fenomeno è diffusissimo e comporta un aggravio di lavoro al già precario personale di Polizia Penitenziaria presente nell’istituto penitenziario avellinese. Nonostante ciò l’esiguo personale presente assolve con zelo e coscienza il proprio mandato istituzionale, portando a segno colpi alla deliquenza, come quello di oggi, pertanto a questi va il nostro plauso“.
Il segretario generale dell’Osapp Leo Beneduci ha affermato:
“Servono maggiori strumenti e più personale di Polizia Penitenziaria nelle carceri campane e non solo, c’è una forte carenza di organico e quello presente ha una età media molto alta, la politica deve intervenire su organico, strumenti e risorse, affinché si curi il benessere del personale di Polizia Penitenziaria nell’interesse di tutti“.
Cronaca
SANT’ANTIMO. Voti e Camorra. Condannati i fratelli dell’ex Senatore Cesaro e l’Ing. Claudio Valentino
SANT’ANTIMO – Nella giornata di ieri, i giudici della terza sezione penale del tribunale di Napoli hanno emesso 21 condanne di colpevolezza nel processo per accordi politico mafiosi al comune di Sant’Antimo, con al centro anche le figure di Antimo, Aniello e Raffaele Cesaro, fratello dell’ex senatore di Forza Italia, Luigi Cesaro, noto alla storia come Giggin ‘a purpett.
Antimo Cesaro è stato condannato a 11 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato, mentre Aniello e Raffaele Cesaro hanno ricevuto una condanna a 10 anni e 6 mesi di reclusione per concorso esterno.
Condannato anche il dirigente comunale, originario di Casagiove e attivo in passato anche nei comuni di Villa Literno e Orta di Atella, Claudio Valentino.
L’ingegnere casertano, ritenuto l’interfaccia del clan Puca nell’Ufficio Tecnico di Sant’Antimo era imputato per il reato di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso.
Valentino è stato condannato a 13 anni.
Assolto, invece, Corrado Chiariello, ex candidato sindaco a Sant’Antimo.
le condanne:
Pasquale Puca: 5 anni e 6 mesi; Luigi Abbate: 5 anni e 6 mesi; Cesario Bortone: 13 anni e otto mesi; Nello Cappuccio: 11 anni e 5 mesi; Francesco De Lorenzo: 16 anni e sette mesi; Raffaele Di Lorenzo: 8 anni e 7 mesi;
Francesco
Di Spirito: 10 anni e 5 mesi; Raffaele Femiano: 11 anni e 10 mesi; Ferdinando Pedata: 4 anni; Camillo Petito: 15 anni e 2 mesi; Lorenzo Puca: 13 anni e 6 mesi; Luigi Puca (classe 1962): 11 anni; Luigi Puca, classe 1995: 11 anni e 6 mesi; Alessandro Ranucci: 9 anni e 3 mesi; Filippo Ronga: 13 anni e 8 mesi; Agostino Russo: 15 anni e 9 mesi;
Francesco Scarano: 13 anni e 4 mesi.
Cronaca
Barra, 46enne perde la vita dopo forte esplosione nel suo garage
All’ora di pranzo, in un garage di via Cupa Vicinale Bolino, nel quartiere Barra, è stata registrata una forte esplosione.
A 20 metri dal locale, a quanto pare sbalzato per l’esplosione, c’era il corpo senza vita del proprietario, Vincenzo Roselli, napoletano, classe 1977.
Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri della compagnia Poggioreale coordinati dalla procura di Napoli per ricostruire la dinamica dell’evento
Caivano
Stupro di Caivano, chiesti 12 e 11 anni per i due maggiorenni del branco
12 anni e 11 anni e 4 mesi di reclusione per i due maggiorenni ritenuti coinvolti nelle violenze sessuali subite due cuginette di 12 e 10 anni di Caivano.
E’ quanto richiesto dalla Procura di Napoli Nord, avanzata oggi dal Pubblico Ministero, Giuseppe Vitolo, al termine della requisitoria nella quale è stato evidenziato soprattutto l’aspetto umano e sociale del comune dell’hinterland caivanese in cui l’assenza dello Stato è evidente, secondo quanto sottolineato proprio dal pm.
Per il Sostituto Procuratore di Napoli Nord il personaggio perno delle violenze sarebbe stato il 18enne Pasquale Mosca, per il quale ha richiesto 12 anni di carcere perché non sussistenti le attenuanti generiche; 11 anni e 4 mesi è – invece – la richiesta formulata per Giuseppe Varriale, 19enne.
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